Calendario eventi
9a GITA - 27 Aprile 2023
Titolo: GIRO DELLE TRE ABBAZIE
Conduttori : Donatoni V. – Buccheri L. Tel.
Luogo Ritrovo: Cimitero di Belforte
Orario: Ritrovo ore 6,45 partenza ore 7,00
Mezzo di trasporto: Auto
Difficoltà: E
Tipologia: Anello
Altezza massima: mt. 817
Dislivello: Salita e discesa mt. 567
Tempo di percorrenza: Ore 5,00
Lunghezza percorso: Km n.p.
Equipaggiamento: da media montagna , (adeguato per la stagione), scarponi, consigliati i bastoncini
Acqua : NO
Quota: Soci € 9,00 – Non soci € 20.
Percorso stradale: : Da Varese a Como. Strada Regina fino a LENNO , quindi a sx fino al parcheggio in località MOLGISIO
Descrizione itinerario escursione: Zona di interesse paesaggistico e storico. Beni Unesco
Dal parcheggio si segue a dx la strada asfaltata .Alla prima curva si intercetta l’antica via acciottolata che conduce all’ingresso della prima Abbazia: l’ABBADIA dell’ ACQUAFREDDA ( m. 329) così denominata per una sorgente freschissima tuttora presente. A sx dell’Abbazia parte il percorso “Basso” che conduce all’ antico Monastero di S. Benedetto. La strada sale agevolmente tra nuclei recenti, con qualche strappo accentuato, sempre compensata dal panorama che si apre via via fino ad una evidente svolta a dx. Ci addentriamo quindi nella VAL PERLANA. La strada è stata recentemente sistemata, sempre ben acciottolata o selciata, con pendenze varie, supera antiche cascine in rovina e altre ben restaurate. La fenditura della valle mostra chiaramente il lato opposto dove effettueremo il ritorno. Gli antichi nuclei erano un tempo pertinenza dell’ ABBAZIA di S. BENEDETTO, coltivati o a pascolo per le necessità del convento. Si giunge ad un ponticello in legno che attraversa il torrente Perlana e si risale per un breve tratto giungendo al cospetto dell’ABBAZIA di S. BENEDETTO (m.817).notevole esempio di architettura romanica. Situata nella parte superiore della Val PERLANA .l’ Abbazia esisteva già intorno all’anno 1000 con annesso un piccolo convento di monaci Benedettini. La comunità monastica rimase attiva fino al 1200 circa ed aveva possedimenti sia verso Lugano che in Valtellina. La posizione sopraelevata permetteva un controllo delle vie di transito; infatti lo scopo principale della presenza dell’Abbazia era quello di esercitare il diritto di esazione delle decime sul territorio comasco, da parte della Diocesi di Como. La posizione isolata e la vicinanza dell’ Abbazia dell’Acquafredda di Lenno portarono ad un progressivo abbandono del convento . Nel XIII secolo l’Abate già risiedeva a Sala Comacina e nella prima metà del XV secolo avvenne l’annessione all’ Abbazia di Lenno Il monastero e la chiesa vennero progressivamente abbandonati al culto e utilizzati a fini agricoli. Il degrado continuò fino agli anni 50 del XX secolo. Negli anni 80 e 90 si attuarono importanti interventi di riqualificazione, purtroppo mai conclusi. La chiesa è comunque agibile e viene aperta in talune festività. In questo luogo pieno di pace e suggestione faremo la nostra pausa pranzo. Il cammino riprende oltrepassando l’area dell’Abbazia e percorrendo la valle dalla parte opposta. La discesa nel bosco ci permette di considerare l’importanza di questa via di transito nel passato: antiche vestigia sul tracciato e baite per le varie attività agricole ora quasi tutte diroccate. La pendenza si fa più accentuata in prossimità della terza Abbazia: il SANTUARIO della MADONNA del SOCCORSO (m.419). La Chiesa, eretta alla fine del 600, venne in seguito arricchita dal complesso del SACRO MONTE di OSSUCCIO, costituito da 14 cappelle edificate tra il 1635 e il 1714 da artisti ticinesi e comaschi con chiari riferimenti ai 15 misteri del rosario. Comprende 230 statue a grandezza naturale Dal piazzale superiore, sede della chiesa, da cui si può godere un grandioso panorama sulla parte centrale del lago, parte il largo viale acciottolato che tocca le varie cappelle. Tutto il complesso, restaurato completamente in anni recenti è stato inserito nel 2003 nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO. Si segue il bellissimo percorso fino all’ultima cappella, quindi si volta a sx e superato l’antico ponte si giunge al parcheggio.