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Ponte tibetano Riasc-Alpe Pradòir, da Olivone (TI-CH)
Giovedì, 05 Ottobre 2023
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32° Gita – Giovedì 5 Ottobre

Ponte tibetano Riasc-Alpe Pradòir, da Olivone (TI-CH)

Ritrovo: Piazzale Stadio ore 6.30, partenza ore 6.45

Fermata cimitero di Belforte ore 7

Mezzo di trasporto: Pullman

Difficoltà: E

Tipologia: A (parziale)

Dislivello: salita e discesa  680 m  

Tempo di percorrenza: 5.0 ore e 30 min 

Altezza massima: 1460 m

Lunghezza percorso: 10.5 Km

Acqua lungo il percorso: Si

Equipaggiamento: di media montagna, scarponi, necessari i bastoncini

Necessita documento per l’espatrio

Accompagnatori: Valter Castoldi tel. 3496976917e Patrizia Fumagalli tel. 3667023987

Quota:

Percorso stradale: Varese – Gaggiolo – Autostrada – Biasca – Valle di Blenio - Olivone

Peculiarità. Il ponte tibetano Riasc è stato realizzato dal Gruppo Restauri Blenio, la struttura è lunga più di 70 metri ed ha una larghezza di camminamento di poco meno di un metro e collega i nuclei di Sallo e Pinaderio. ll percorso è prediletto non solo per la bellezza dei luoghi che attraversa ma anche per i numerosi punti d’interesse che si trovano lungo il cammino; si possono infatti annoverare quattro cappelle votive e un oratorio dell’800, tipici muri a secco, insediamenti di rustici e, non da ultimo, oggetti di interesse naturalistico e paesaggistico.

Si dice che già nei tempi del 1’800 e prima - questo tracciato, una volta mulattiera - fosse percorsa dagli avi della regione per raggiungere le alpi di Garzotto, Motterascio e Scaradra con il bestiame, e anche per il trasporto dei prodotti lattiferi nelle apposite cadole che poggiavano sulle forti e possenti spalle dei contadini.

Pradòir è un vasto e dolcissimo terrazzo prativo ben curato, proprio sull’orlo di un ripido pendio boscoso che precipita sul paese di Aquila, posto 700 metri più sotto. Taluni lo chiamano “prato d’oro” poichè possedere un terreno così dolce e produttivo per l’agricoltura di montagna era

 un tempo proprio come avere dell’oro.

Itinerario. Partendo da Olivone, in poco meno di un chilometro, ci si incammina nei piacevoli quartieri di Solario e Sallo seguendo le demarcazioni del sentiero bianco-rosso per poi ritrovarsi in ampi prati che precedono il bosco. Un breve tratto leggermente più ripido permette di raggiungere il ponte tibetano, inaugurato nel mese di aprile 2022.

Una volta superato, forse con qualche brivido, il ponte, sempre su di un ampio e piacevole sentiero nel bosco, si raggiunge il tipico nucleo di Pinaderio e poco sotto Ponto Aquilesco (che si raggiungerà al ritorno), frazioni dell’ex comune di Aquila che annoverano al loro interno principalmente residenze secondarie e dimore temporanee di contadini. Si trascura il sentiero che scende a destra e si procede fino ad arrivare alla cappelletta di quota 1077 m da qui si svolta a sin, si sale con piccoli tornanti fino ad arrivare ai bei prati di Pradòir da dove si gode di un bel panorama e dove ci sarà la sosta pranzo. Il ritorno avviene percorrendo il tratto fatto in salita fino a Pinaderio 1012 m da qui un sentiero a sin. scende a Ponto Aquilesco.

Da Aquilesco si ritorna pian piano verso Nord seguendo il sentiero Basso 2 che, nel fitto bosco che a tratti costeggia la strada cantonale, porta a Concherio e quindi, affacciati all’imponenza del Sosto, ad Olivone per terminare il tragitto. Olivone propone ai suoi visitatori numerose chiese e il museo “Cà da Rivöi”, che presenta pezzi e collezioni di ricco pregio.

 

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