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a Lunedì, 31 Ottobre 2022
Escursione nel cuore della Val di Cembra (TN), tra i terrazzi di una viticoltura eroica, piccoli borghi e il torrente Avisio.
La valle di Cembra è un territorio nel Trentino orientale, a pochi km dal Capoluogo. 7 Comuni, in cui si snodano oltre 700 km di muretti a secco, la cui arte di costruzione è stata riconosciuta Patrimonio Immateriale dell’Unesco. Tra le eccellenze, i vigneti terrazzati, che si inerpicano lungo i fianchi della valle, affrontando pendenze tanto spettacolari, quanto dure; per questo, qui la viticoltura è definita eroica. Tra le etichette riconosciute, spicca quella del Muller Thurgau Trentino DOC.
Descrizione itinerario:
1° Giorno: MINIERA DELL’ERDEMOLO, VALLE DEL FERSINA E PASSEGGIATA AL LAGO DI ERDEMOLO
Difficoltà: T
Dislivello: ↑ 460 m
Tempo di percorrenza: 5 ore, inclusa la visita alla miniera (45 minuti)
LA VITA BUIA E FATICOSA DEI CANÒPI, MINATORI ARRIVATI NELLA VALLE DEL FERSINA DALLA BOEMIA E DAL TIROLO, RACCONTATA NELLE GALLERIE DELLA MINIERA GRUAB VA HARDIMBL
Nel cuore della montagna, a 1700 metri di altitudine nel territorio di Palù del Fersina, nei pressi del sentiero che porta al Lago di Erdemolo, si scopre la miniera Gruab va Hardimbl, un’antica miniera coltivata fra il 1400 e il 1650, e ora aperta al pubblico curioso di scoprire la storia della Valle del Fersina.
All’interno, alcune teche mostrano reperti storici: gli attrezzi dei minatori, i loro abiti e i minerali estratti. Durante la visita, le guide spiegheranno lo stile di vita dei minatori e il loro rapporto con il territorio che li ospitava.
Un inaspettato mondo si apre dentro la montagna: cunicoli, gallerie, scale che mostrano la fatica di una vita al buio in luoghi dove era difficile persino respirare. È forte l’emozione di rivivere oggi una storia antica e vedere luccicare pietre e minerali sapendone le origini.
Nella Valle del Fersina, la presenza di filoni di minerali tra i quali spicca la calcopirite per il rame, ha favorito le attività minerarie dalla preistoria fino ad alcuni decenni fa.
Questa attività è stata particolarmente intensa nei primi decenni del '500, quando numerosi minatori tedeschi chiamati Bergknappen, knòppn in mòcheno, hanno scavato un centinaio di gallerie, segnando profondamente oltre il paesaggio anche la cultura locale, il suo immaginario, le sue storie e leggende.
La camminata che porta al Lago di Erdemolo (2036 m di altitudine), con la sua caratteristica forma a cuore, è una delle più note escursioni che si possono fare in Valle del Fersina, una gita di media difficoltà, con un dislivello di circa 500 metri, fattibile anche per chi è poco allenato.
Con l’auto si arriva fino alla località Frotten/Vrotten, dove è disponibile un parcheggio a pagamento (€ 6 tutto il giorno); successivamente, imboccando il sentiero E 325 (che coincide con il sentiero Europeo E5), attraverso una salita dove si alternano tratti di bosco e radure ampie, si giunge fino al lago dove si farà la pausa pranzo al sacco. Dopo la pausa si ritorna sullo stesso sentiero in direzione miniera, dove effettueremo una visita guidata. Dopo la visita si torna dallo stesso sentiero.
2° Giorno: giro ad anello Cembra – Segonzano – Piramidi di Terra – Cembra. Al rientro, visita e degustazione in Cantina
Difficoltà: T
Sviluppo Km 12
Dislivello: ↑ 670 m
Tempo di percorrenza: h 5,5
Percorso misto, che segue parte del Sentiero Europeo E5, fra strade asfaltate che portano alla scoperta degli antichi borghi e i ruderi del Castello di Segonzano, strade sterrate fra i vigneti terrazzati che scendono fino al torrente Avisio e il sentiero che passa per le celebri Piramidi di Terra. Tra i punti d'interesse segnaliamo il ponte di Cantilaga sull'Avisio; a Piazzo di Segonzano i ruderi del Castello Medievale, la chiesa dell'Immacolata e il palazzo Baroni a Prato; le Piramidi di Terra.
Dall’albergo, si raggiunge l'E5 e si sale fino alla località Stedro. Da qui si procede in dolce salita fino al punto panoramico che guarda dall'alto le Piramidi di Terra di Segonzano (terzo gruppo piramidi) e si scende lungo il sentiero, che attraversa tutto il sito, fino ad arrivare nei pressi del torrente Regnana e del Chiosco alle Piramidi. Un sentiero riporta al paese di Piazzo da dove si scende, lungo la strada provinciale, fino al ponte dell'Amicizia sull'Avisio. Attraversato il ponte, si svolta subito a sinistra, lungo una strada secondaria che costeggia il torrente. Lungo le strade di campagna che attraversano i vigneti si risale fino a Faver. Si scende dunque seguendo il Sentiero Europeo E5, lungo l'antico sentiero della Corvaia, fino allo storico ponte di Cantillaga sull'Avisio. Da qui si svolta a destra in direzione Piazzo. Nei pressi del cimitero una deviazione sulla sinistra permette di raggiungere i ruderi del Castello di Segonzano, punto panoramico sui vigneti e di interesse storico-culturale. Raggiunta la cappella di Sant'Antonio, si scende fino all'abitato di Piazzo dove si trovano la chiesa dell'Immacolata e il palazzo Baroni a Prato con l'omonima Cantina. Lì vi sarà la degustazione, con assaggio di prodotti tipici del territorio e la possibilità di fare acquisti.
Per tornare all’albergo, guardando la chiesa, si prende la strada in discesa “Strada Frazione Piazzo” e, percorsi pochi metri, subito dopo alcuni cassonetti, si salgono le scale a sinistra, fino a destinazione.
3° Giorno: giro ad anello Palù – Valternigo - Fior di Bosco - Giovo - Palù
Difficoltà: T
Sviluppo Km 12
Dislivello: ↑ 482 m
Tempo di percorrenza: h 5
Piacevole passeggiata, su comode strade, alla scoperta del territorio di Giovo in Valle di Cembra, ammirando dei panorami molto vari: dai vigneti terrazzati frutto di una coltivazione "eroica" e recentemente nominati “Paesaggio rurale storico d’Italia”, ai boschi rigogliosi e prati verdi e incantati.
Tra i punti di interesse storico segnaliamo la chiesetta di San Floriano a Valternigo, raggiungibile con una breve deviazione e, in loc. Ville, la Torre rimasta dell'antico Castello della Rosa.
All'inizio del paese di Palù di Giovo, in prossimità del palazzetto dello sport, è possibile parcheggiare l'automobile. Percorrendo strade secondarie in mezzo ai vigneti, si sale fino ad arrivare al cantiere in costruzione di una Cantina, superato il quale si arriva ad una strada asfaltata; da qui, in discesa, si imbocca sulla sinistra la strada che porta a Valternigo; dal paese, si raggiunge la chiesetta di San Floriano, in prossimità della quale c’è un bel punto panoramico. Tornati in paese, si prende sulla destra una strada circondata dai vigneti, dal bosco e da prati, fino a raggiungere la località Fior di Bosco. Ora inizia il percorso di rientro, principalmente in discesa, che segue in buona parte la "Strada della Rosa" fra vigneti e boschi di castagni, acacie e pini; in località Ville troviamo la Torre rimasta dell'antico Castello della Rosa; proseguendo si arriva al punto di partenza.
- Ritrovo e partenza ore: piazzale a lato di via Foresio ore 7.00
- Viaggio: autobus o auto proprie in funzione del numero di partecipanti
- Quote partecipazione: soci € 255, non soci € 310 ca.
- La quota comprende: pernottamento con trattamento di mezza pensione, pranzo per il secondo e terzo giorno (per il primo giorno è previsto pranzo al sacco), biglietti di ingresso, degustazione presso cantina e spese di viaggio. Per i non soci oltre a quanto elencato sopra è inclusa assicurazione per infortuni e soccorso alpino (11 euro al giorno).
- Difficoltà, dislivelli, tempi di percorrenza e classificazione percorso: vd sotto.
- Informazioni e iscrizioni: in sede e ai telefoni di: Daniela Girola 339 380 6991 e Nadia Maniscalco 339 732 3232
- Attrezzatura e abbigliamento: Adatto alla stagione e alla quota di bassa montagna.
Iscrizioni anticipate nei giorni martedì 6 e venerdì 9 settembre con versamento di caparra di 50€.