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33a GITA - 13 Ottobre 2022
Titolo:La Valle dei Tremendi da Rassa (Valsesia) – Alpe Sorbella - Rassa
I soci saranno ammessi alle escursioni secondo disposizioni vigenti in materia Covid
Luogo Ritrovo: Cimitero di Azzate
Orario: Ritrovo ore 6,45 partenza ore 7,00
Mezzo di trasporto: Auto
Difficoltà: E
Tipologia: Anello
Altezza massima: m 1636
Dislivello: Salita e discesa 719 m
Tempo di percorrenza: Ore 4,5
Lunghezza percorso: Km 10
Equipaggiamento: da media montagna , (adeguato per la stagione), scarponi, consigliati i bastoncini
Acqua : SI
Accompagnatori: De Ambrogi Annibale – Bortolussi Claudio
Quota: Soci € 17 – Non soci € 28.
Doc.per espatrio: NO
Percorso Stradale: Azzate – Vergiate – Autostrada A8/26 – Uscita Romagnano Sesia – Borgosesia – Varallo Sesia – Scopa – Scopello – Rassa
Note: Meta della gita è la Val Sorba, valle minore della Valsesia, conosciuta come Valle dei Tremendi, perché nel 1300 fu il rifugio dell’eretico Fra’ Dolcino, ricordato da Dante nella Divina Commedia, e tra Ottocento e Novecento di Pietro Bangher, per alcuni un brigante, per altri un bandito gentile, una specie di Passator Cortese della Valsesia, terrore dei viandanti, e “principe azzurro” degli inconfessati sogni delle giovani valligiane. L’immagine arcigna di Fra’ Dolcino si indovina osservando le rocce della Parete Calva, autentica fortezza naturale sovrastante Rassa, dove si trova il Pian dei Gazzari, da cui gli eretici controllavano l’accesso dalla Valsesia. Da Rassa parte il Sentiero Dolciniano che porta al Rubello, il monte del Ribelle, nel Biellese, dove con la Crociata indetta da papa Clemente V, quello di Filippo il Bello e del rogo dei Templari, finì l’avventura terrena di Dolcino. Ma gli amanti dei fiori sanno anche che in Val Sorba c’è una colonia di peonie selvatiche, autentica meraviglia della natura, unica in tutta la Valsesia, la cui fioritura si può ammirare nella prima metà di giugno.
Punto di partenza della gita è Rassa (917 m.), 66 abitanti, uno dei paesi meno conosciuti della Valsesia, che forse proprio per questo motivo ha saputo conservarsi integro dallo sfrenato sviluppo edilizio. Di grande interesse a Rassa e nei dintorni sono l’Ecomuseo della legna, con la segheria ad acqua, i forni della calce, le carbonaie, e naturalmente le sue linde e silenziose vie perfettamente conservate, con sui muri delle case le curiose “beole” o piode che portano il nome o il soprannome della famiglia che vi abita. Una visita poi al Circolo dei Tremendi prima di partire non dev’essere tralasciata.
Descrizione itinerario:
Salutato Fra’ Dolcino, si imbocca il Sentiero Dolciniano che, dopo un breve tratto ripido, continua con leggera pendenza nel bosco fitto, uscendo all’aperto nei vari alpeggi che via via si incontrano: prima Scandalorso (1448 m.), poi Gioacchino (1637 m.) e finalmente l’Alpe Sorbella (1636 m.), uno degli alpeggi più belli della Valsesia, con vista sulla cuspide del Monte Rosa. Dopo la pausa pranzo, si scende al Ponte della Prabella (1180 m.), per chiudere l’anello e tornare a Rassa.