Calendario eventi

Colle,1823 mt, e lago Baranca,1875 mt.
Sabato, 16 Settembre 2023, 07:00
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Contatto : Piera Martignoni

Descrizione itinerario:

Da Bannio, su strada asfaltata, si raggiunge la località Bocchetto (1022 mt). La sterrata continua nei pressi di alcune caratteristiche baite, restringendosi sino a divenire un sentiero. Si sale nel bosco e, dopo alcuni tornanti, si giunge al pianoro dell’Alpe Piè di Baranca (1250 mt). Si prosegue ignorando le varie deviazioni, tenendo la destra e salendo a zig zag sino all’Alpe la Rusa (1391 mt) da dove il sentiero prosegue nel bosco. Si sale ancora sino ad un punto panoramico ove è sito un bivio con indicazioni per l’Alpe Oreto che si ignorano, continuando invece  verso monte, in direzione dell’evidente solco vallivo del colle, tra il gruppo del Pizzo del Moro (2334 mt) e, poco più lontano, la vetta rocciosa del Pizzo Tignaga (2652 mt). Un ultimo risalto e si giunge al Colle Baranca (1823 mt) con una cappella votiva. Il valico mette in comunicazione la valle Anzasca e la Val d’Egua, laterale della Val Sesia. Dal colle si può proseguire sino al lago Baranca (1839 mt) e la verdeggiante conca dell’alpe Selle, luogo ideale per una sosta, visitando i resti di Villa Aprilia.

Anche il colle di Baranca, come molti altri luoghi sulle montagne Ossolane, è intrinsecamente ricco di storia. Questi luoghi, oltre al duro lavoro dei pastori, hanno vissuto anche lo splendore dei primi anni del ‘900, quando questa natura incontaminata diventava luogo di villeggiatura della borghesia torinese. Tra tutte le costruzioni spiccano per singolarità le rovine di Villa Aprilia. L’architetto borgosesiano Costantino Gilodi, famoso per essere uno dei più rappresentativi esponenti valsesiani della Belle Époque, costruì qui la sua villa nel 1908. In seguito alla sua morte, la villa venne acquistata dalla famiglia Lancia, che la ribattezzò “Aprilia” come il famoso modello d’auto della loro casa automobilistica.

Durante la Seconda guerra mondiale il Colle di Baranca, una delle principali vie di fuga verso la Svizzera, divenne lo scenario di un combattimento tra le formazioni partigiane e le milizie fasciste che in quella occasione incendiarono Villa Aprilia, che da allora giace abbandonata.

Per la discesa puntando in direzione nord – nord ovest e aggirate le pendici della cima dei Turni si raggiungono con leggera salita le baite di Ancium (m. 1854). Si attraversa il torrente Olocchia proseguendo la discesa verso l’alpe Cangelli (m. 1402), l’Alpe Solivo (m. 1256) fino a incrociare la strada sterrata percorsa all’andata raggiungendo così il parcheggio di Bocchetto.

  • Ritrovo e partenza ore:                      piazzale a lato di via Foresio ore 7.00
  • Viaggio:                                              con auto proprie
  • Quote partecipazione:                       soci € 20, non soci € 31
  • Difficoltà:                                           E
  • Dislivello:                                            ↑↓ 941 mt.
  • Tempo di percorrenza:                      ↑↓ ore 2.30 – 2 ca
  • Informazioni e iscrizioni:                    in sede presso: Piera Martignoni
  • Attrezzatura e abbigliamento:            Da escursionismo di media montagna e adeguato alla quota e alla stagione. 
Luogo : Bocchetto, mt. 1022 Valle Baranca - Anzasca – VB

 

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