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Il 9 agosto 1874, sulla piccola collina del Monte dei Cappuccini la Città di Torino, in accordo e su proposta della Sezione del CAI, si edificava un piccolo padiglione dotato di cannocchiale con treppiede, per ammirare il panorama di oltre 450 chilometri di Alpi all’orizzonte. Era l’inizio di una lunga storia. Negli anni successivi la Vedetta Alpina si arricchiva di collezioni dando vita al primo nucleo museale, che si sarebbe poi ampliato progressivamente.
Oggi il Museo Nazionale della Montagna "Duca degli Abruzzi" del CAI Torino, è un polo culturale dedicato alla montagna, articolato in tre strutture separate ma complementari, una dedicata alle esposizioni temporanee e permanenti, una alla documentazione e una agli incontri. Nell’Area Espositiva vengono presentate le collezioni permanenti oltre alle raccolte del Museo Olimpico Torino 2006. L’Area Documentazione nelle sue diverse strutture raccoglie preziosi materiali riguardanti le montagne del mondo intero. Qui studiosi, appassionati e soci possono consultare le raccolte della Biblioteca Nazionale CAI, visionare i fondi del Centro Documentazione, con una ampia Fototeca e raccolte iconografiche, o i film della Cineteca Storica e Videoteca del Museo montagna, o accedere al CISDAE per immergersi nell’alpinismo extraeuropeo.
Il Parco del Valentino è il grande polmone verde di Torino, appena ai margini del centro storico lungo le rive del fiume Po. Nei suoi 550.000 mq di giardino (delimitati indicativamente dai due ponti Umberto I e Principessa Isabella sul Po), si mescolano tranquillamente turisti e cittadini, i primi traendo beneficio dall’ombra dei viali alberati, i secondi approfittando delle piste ciclabili che percorrono tutta l’area facendo jogging o pedalando. Progettato nella seconda metà dell’Ottocento dal paesaggista francese Barillet-Deschamps, il Parco del Valentino raggiunge le sue dimensioni attuali nel 1911, e nel 1961 si arricchisce del Giardino Roccioso, realizzato per ospitare la mostra floreale in occasione del centenario dell’Unità d’Italia. Dal punto di vista scultoreo, di notevole impatto visivo è la Fontana dei Mesi, la grande vasca realizzata alla fine dell’Ottocento sulla quale si affacciano 12 statue raffiguranti i mesi e le stagioni. All’interno del parco si trovano anche due splendidi tesori del patrimonio artistico di Torino: il Castello del Valentino e la Rocca ed il Borgo medievale.
Cosa vedere al Parco del Valentino: il Castello del Valentino
Il Castello del Valentino fu edificato fra il 1630 ed il 1660, e divenne la dimora preferita di Maria Cristina di Francia, la quale era solita organizzarvi feste, tornei e anche battaglie fluviali. Si devono a lei l’ampliamento dell’antico palazzo e le ricche decorazioni delle sale del piano nobile.
Cosa vedere al Parco del Valentino: il Borgo medievale
Altro angolo davvero suggestivo del Parco del Valentino è il Borgo medievale, una fedele ricostruzione di case e botteghe dell’epoca, inaugurata durante l’Esposizione Generale del 1884. Qui sembra davvero di tornare indietro nel tempo, Tutti gli edifici, le piazze e le chiese del piccolo complesso si ispirano a 40 località piemontesi e valdostane realmente esistenti, tra le quali Alba, Pinerolo o Mondovì, solo per citarne alcune tra le più famose.
Testi tratti tratti dalla rete
- Ritrovo e partenza ore: ore 7.00
- Viaggio: autobus
- Quote partecipazione: soci € 30, non soci € 41 + Ingresso al Museo della Montagna soci €6, non soci € 10. Colazione al sacco, eventuale merenda costo a parte.
- Informazioni e iscrizioni: in sede presso Maurizio Ingallina
- Attrezzatura e abbigliamento: Nessuna, abbigliamento comodo da passeggio
ATTENZIONE: ISCRIZIONI ANTICIPATE NEI GIORNI 24, 27 e 31 OTTOBRE (ultima data)