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Monte Gambarogno, anello da Neggia (CH/TI)
Giovedì, 13 Giugno 2024
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16° Gita – Giovedì 13 giugno – Monte Gambarogno, anello da Neggia (CH/TI)

Ritrovo: Cimitero di Belforte ritrovo ore 6.45; partenza ore 7.00.

Mezzo di trasporto: Auto private.

Difficoltà: E

Tipo di escursione: Anello.    

Tempo di percorrenza: ore 5.00 totali     

Dislivello: salita e discesa 630 m.

Altezza massima: 1734 m.

Lunghezza percorso: 9.5 km.

Acqua sul percorso: SI

Equipaggiamento: di media montagna, scarponi, consigliati i bastoncini.

Accompagnatori: Castoldi Valter Tel. 3496976917 e Fumagalli Patrizia Tel. 3333524279

Quote: soci 10 €, non soci +13€

Documento per espatrio: SI

Nota: Dal M. Gambarogno, che domina la regione sottostante che dal Monte prende il nome, magnifica è la vista sul Lago Maggiore e Locarno. In lontananza appaiono il M. Rosa, il gruppo dei Mischabel e il Finsterarrhorn, più vicino il Limidario. Diverse capanne militari contornano i dintorni della cima. Senza richiedere grandi salite, il M. Gambarogno è un magnifico belvedere molto frequentato. Dell’escursione proposta così ne parla Teresio Valsesia: “L’itinerario è rigorosamente da compiere pedibus calcantibus. Una percorrenza tranquilla. A imporla è l’ambiente stesso che ci accompagna. I panorami e la loro grandiosità e mutevolezza. Ma anche la varietà dei particolari che si incontrano lungo il cammino. I segni della natura e dell’uomo. Le testimonianze dei secoli passati, uno spessore eccezionale di bellezze, di sensazioni, di stupori da (ri)scoprire come viatico di eccezionale arricchimento culturale”. (Guida delle Prealpi ticinesi 5)   

Descrizione itinerario

Percorso stradale: Varese – Luino – Maccagno – Alpe di Neggia dove si parcheggia.                         

Itinerario: Dall’Alpe Neggia (1395 m.) cartelli e segnavia biancorossi indicano la direzione da seguire. Si procede verso ovest in leggera salita su un sentiero che porta ad un sorprendente bosco di pini e abeti (Meriggione). Si prosegue fino alla Desbella, zona selvaggia dove una linea dell’alta tensione passa sopra il sentiero. Da questo punto il sentiero in discesa attraversa il versante SE, passa da Pasturone e zizzagando arriva al bivio di quota 1220 m. Procedendo verso N in senso orario, la meta è il colle S. Anna (1342 m.). Si attraversa il fianco della montagna, impreziosito dalla presenza dei sovrastanti “Sassi gialli”. Si passa nella Val Crosa attraversando un bosco di faggi e si giunge alla Cappella al centro della radura, costruita nel 1654 con un piccolo riparo attiguo, dove una sosta è meritoria. Dal colle, il sentiero in leggera conduce all’Alpe Cedullo (1287 m.), dove si prende il sentiero di destra che passa sotto la cascina in rovina di Muda (1435 m.). Dopo aver attraversato un ruscello con un serbatoio, il sentiero esce dal bosco e sale comodamente zigzagando fino alla groppa (1647 m.). Si passa a lato di una capanna chiusa, si segue il sentiero nel versante nord del M. Gambarogno fino ad un cartello indicatore, ed in breve si raggiunge la cima (1734 m.). Per la discesa dalla cima si scende al primo fabbricato, adibito in passato a capanna, si segue il comodo sentiero, si raggiungono altri due fabbricati, si prosegue per il largo sentiero che corre accanto al costone nord fino alla quota 1550m., si passa sul versante nord-est e si percorre in diagonale questo versante fino all’Alpe Neggia ed al relativo Passo.

 

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