Calendario eventi
09a GITA - 28 Aprile 2022
Titolo: Angoli e paesi della Val Sanagra
I soci saranno ammessi alle escursioni dietro presentazione di - Green Pass - D.P.I.
Luogo Ritrovo: Piazzale Stadio – Cimitero Belforte
Orario: Ritrovo Stadio ore 7,00 partenza ore 7,15 - Cim. Belforte 7,30
Mezzo di trasporto: Bus
Difficoltà: E
Tipologia: Anello
Altezza massima: 657 m
Dislivello: Salita e discesa 300 m.
Equipaggiamento: da media montagna , (adeguato per la stagione), scarponi, consigliati i bastoncini
Acqua : NO
Tempo di percorrenza: Ore 5,0
Accompagnatori: Rossi Sergio - Donatoni Valina
Quota: Soci € 14,00 – Non soci + € 11.
Per chi fosse interessato c’è la possibilità di un pranzo in struttura a 13€ da prenotare all’atto dell’iscrizione.
N.B. Zona di interesse paesaggistico PLIS Parco Locale di interesse Sovracomunale
Percorso stradale: Varese- Menaggio in Bus
Descrizione itinerario escursione:
Da Menaggio verso Grandola troviamo un nuovo parcheggio a dx in prossimità dell’Agriturismo “Barcola”. Poco distante si imbocca la mulattiera a gradoni “Via al Forno” che fa riferimento agli antichi forni fusori edificati nel 1787 che servivano per fondere la ghisa e lavorare il ferro. La mulattiera scende a brevi tornanti fino all’ antico PONTE TOBI sul fiume Sanagra abbellito da una cappellina. I ruderi dei forni si trovano poco distante. Si risale sul versante opposto raggiungendo la località “PIAMURO”. Attraverso l’ampia mulattiera selciata si raggiunge la suggestiva cappellina dell’ARTUS . Imbocchiamo il sentiero a dx che conduce nel bosco verso la fontana di STRIM e che intercetta la mulattiera verso BARNA. Il paese, molto suggestivo, presenta degli scorci interessanti: l’antico lavatoio, la piazzetta delle tavole, la scuola rurale. Le case in sasso hanno grandi portali e alcuni edifici sono imponenti e testimoniano la presenza di famiglie importanti come i BOLZA , i POLTI-PETAZZI , i MANZI che portarono l’acqua nel paese come attesta la particolare fontana nella piazza della chiesa. Parecchi sono gli angoli suggestivi e nel complesso il paese, attualmente abitato da poche decine di persone, appare interessante e ben curato. Oltre la piazza ci dirigiamo verso MADRI. Era questo il “Monte” del paese, ossia il luogo del pascolo e della fienagione. A differenza dei “Monti” di altri paesi, solitamente ubicati in alto, Madri si trova lungo il fiume Sanagra,e si raggiunge inoltrandosi nella valle con un percorso quasi sempre pianeggiante. Dopo una suggestiva cappellina ed una antica “Calchera” per la produzione della calce, troviamo il primo nucleo di “cascine” ora quasi tutte, purtroppo , abbandonate e diroccate. A MADRI sono ben visibili gli edifici con le stalle in basso e in alto le ampie aperture con scivolo per accedere ai fienili. Lungo le sponde del fiume vi sono ancora ampi prati. Oltre il nucleo, a sx dell’ultima baita, si scende al fiume che si oltrepassa su un ponte in legno. Si giunge ad un’altra Calchera e si procede diritti risalendo la valle lungo una pista realizzata per il transito di mezzi agricoli, ma ora quasi completamente inutilizzata. La salita si presenta abbastanza regolare e in breve si giunge all’ ex vivaio delle guardie forestali, ora abbandonato. Un altro tratto di salita e si sbuca in prossimità della cappella di S.ROCCO posta all’imbocco della strada carrozzabile verso gli alpeggi di ERBA, LEVEJA e PISNERA. Il luogo invita ad una breve sosta, con qualche sedile ed una bella fontana. Si inizia ora la discesa verso NAGGIO. Dopo un breve tratto su asfalto si imbocca l’antica mulattiera e si giunge nel paese molto suggestivo con scorci incomparabili: la PIAZZA MAGGIORE e tutta una serie di scalinate e vicoli con case importanti come a Barna. Anche NAGGIO è abitato stabilmente da poche persone ma si presenta ben curato con molti angoli interessanti. Da Naggio si prende l’antica mulattiera verso VELZO : in alcuni punti si deve forzatamente restare sulla strada asfaltata, ma si raggiunge in breve il CROTTO BUBA, ottimo punto di ristoro per la pausa pranzo. Il crotto è in una posizione splendida, con veduta su prati e monti verso il lago di Como ed altrettanto verso quello di Lugano. Debitamente rifocillati riprendiamo l’ultima parte di cammino lungo la storica mulattiera, ottimamente conservata, verso VELZO, bella frazione di GRANDOLA. Oltre VELZO incrociamo l’imponente chiesa di SAN SIRO con spettacolare panorama. La mulattiera prosegue verso VILLA CAMOZZI, sede del MUSEO ETNOGRAFICO della Val Sanagra, con una interessante sezione riservata ai fossili. Sotto il porticato dell’edificio adiacente possiamo ammirare un imponente TORCHIO in legno. Scendiamo la scalinata, oltre la strada troviamo l’abitato di CODOGNA. Percorriamo la stradina recentemente selciata fino all’acciottolata che scende a tornanti verso il PONTE NOGARA, sempre sul fiume SANAGRA, in prossimità di un nucleo anticamente formato da mulini e da una filanda. Non si oltrepassa il ponte, ma si gira a dx verso il MULINO BOGGIO, il più antico della valle, con il singolare “CION” ossia una forra profonda formata dal fiume. Si risale lo stretto sentiero che percorre in alto quest’ultimo tratto di valle e si giunge a CARDANO. Dopo un breve tratto su marciapiede asfaltato si arriva al parcheggio dove ritroviamo il bus.