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a Domenica, 10 Luglio 2022
La Punta Castore, comunemente salita dalla cresta sudest, per la via più classica, con appoggio al rifugio Quintino Sella, viene proposto nella interessante e piu impegnativa traversata con salita dalla ripida pareste ovest ( parte del percorso del trofeo Mezzalama) che conduce alla vetta attraverso la cresta nord e con discesa sull’itinerario classico della cresta sudest.
Il Castore, conosciuto come gemello del Polluce, fa parte della serie dei “4000” che concatenati sfilano dal Plateau dei Breithorn al Colle del Lys e che con la loro cresta segnano la linea di confine, con spaventose pareti sul versante Elvetico : i Breithorm, il Roccia Nera, il Castore e i Lyskamm
Descrizione itinerario:
Il primo giorno si approfitterà di un passaggio in fuoristrada per raggiungere il piano di Verra guadagnando qualche centinaio di metri sul cospicuo dislivello di salita, partendo da Champoluc . Dal piano di Verra, superiore o inferiore, a seconda di dove si potrà giungere coi fuoristrada, attraverso la faticosa ma spettacolare salita sulla morena che divide gli omonimi ghiacciai, si passa dal tipico rifugio Mezzalama. Da qui si prosegue sul costone fino a giungere ad un lembo terminale del ghiacciaio sotto allo sperone dove è collocato il rifugio Guide d’Ayas. L’ultimo faticoso risalto è facilitato da strutture, scale e passerelle, che conducono alla meta a 3400 mt. di quota.
Il secondo giorno ci si immette rapidamente sul Grande Ghiacciaio di Verra, dopo essersi equipaggiati e legati, e lo si percorre con pendenza moderata districandosi tra i crepacci in direzione dell’omonimo colle che divide il Castore dal Polluce. Prima di giungere al colle, in un punto dipendente dalle condizioni del ghiacciaio, si attacca il ripido pendio Ovest (Ovest- Nord ovest in realta). La salita si percorre sull’ampio pendio zizgando, sempre in funzione dei crepacci e soprattuto della pendenza che qui va dai 45° ai 50° nella parte finale. Una volta superata, ove possibile, la crepaccia terminale, si sbuca sulla affilata cresta nord che, svoltando a destra, conduce alla vetta. Da qui, per la cresta sudest, inizialmente ancora affilata, ci si dirige verso il Colle Felik da dove il ghiacciaio si allarga e la pendenza si riduce, senza quindi più particolari difficolta si punta a raggiungere il rifugio Quintino Sella passando a sinistra della Punta Perazzi. Dal rifugio, dove termina l’innevamento, si scende su cresta affilata ed esposta, ma attrezzata, finche questa non diventa via via piu facile e raggiunge il Colle Bettaforca. Da qui sara’ possibile proseguire su facile sentiero fino a Champoluc, oppure utilizzare gli impianti riducendo notevolmente il dislivello.
Il percorso descritto non presenta difficolta’ tecniche particolarmente elevate, ma le caratteristiche dei ghiacciai che possono presentarsi particolaremnte crepacciati, il passaggio sulla terminale, le creste sottili e in particolare la pendenza (fino a 50°) richiedono abilita’ nella progressione in cordata, nell’uso di ramponi e piccozza, sicurezza nel passo e assenza di indugio.
- Ritrovo e partenza ore: piazzale a lato di via Foresio ore 7.30
- Viaggio: in autobus
- Quote partecipazione: € MP. Rifugio 75€, viaggio 35€, passaggio fuoristrada 15€ a tratta.
- Difficoltà: AG–PD+
- Dislivello: ↑ 1° giorno 1420 (1100) mt, 2°giorno ↑ 805 mt,
- ↓1550 mt (impianti o fuoristrada), oppure ↓ 2536 mt
- Tempo di percorrenza:↑ 1° giorno ore 4, ↑ 2° giorno ore 3.30, ↓ 3/5 ca.
- Informazioni e iscrizioni: in sede presso: Edoardo Verrengia, Roberto Panzeri, Criustian Vecchi.
- Attrezzatura e abbigliamento: Alpinistica da alta quota, imbrago, piccozza, ramponi, cordino da ghiacciaio, 2/3 cordini, 3 moschettoni a ghiera, caschetto, occhiali da sole, crema da sole. Sacco lenzuolo in rifugio. Abbigliamento adeguato alla quota. Escursione riservata ai soci
ATTENZIONE: ISCRIZIONI ANTICIPATE AI GIORNI 24, 28 GIUGNO e 1 LUGLIO, SI ACCOLGONO CON VERSAMENTO DI CAPARRA DI 50€